Chi segue il WordCamp Torino fin dalla sua prima edizione, sa che la nostra mascotte è Gianduu.
Ma per festeggiare il nostro 5° compleanno, non poteva rimanere da solo! Ecco, allora che lo ha raggiunto la sua fedele compagna: Wacometta. Benvenuta!
La storia delle maschere che rappresentano Torino
Nati come burattini, ben presto diventano personaggi della cultura piemontese, in cui il popolo si riconosce.
Gianduja: il piemontese bonario e generoso
Gianduja è la perfetta espressione del piemunteis bonario e pieno di giovialità: non manca di generosità, ospitalità, sorrisi ed amore per la buona tavola ed il buon vino. Tuttavia, pecca di distrazione tanto che la leggenda ci racconta di una volta in cui cercò per ore il suo somaro… su cui era seduto!
Gli abiti indossati da Gianduja sono la rappresentazione fedele di come ci abbigliava in Piemonte nel corso del 1700: panciotto, pantaloni di fustagno e calze rosso sgargianti. Nella mano tieni sempre la doja, tipico boccale di vino, tanto che il nome di Gianduja sembra derivare dalla locuzione piemontese Gioann dla doja, ovvero Giovanni del boccale. Sulla testa è sempre ben saldo il tricorno con coccarda tricolore, in omaggio alle spinte all’unificazione d’Italia del periodo.
Giacometta: dolce e pragmatica
A fianco del bonario Gianduja, ecco Giacometta, a rappresentare il coraggio e la pragmaticità delle donne piemontesi. Il carattere di Giacometta si distingue per forza, saggezza ed intelligenza accompagnata a dolcezza perché possa essere di sostegno a Gianduja nel superare i problemi della vita.
I suoi abiti richiamano la tradizione del folklore piemontese dell’epoca: un importante copricapo, una gonna lunga e larga, ed uno scialle sulla camicetta.
I dolci di carnevale
A Gianduja vengono dedicati alcuni dolci tipici piemontesi. Il più noto è sicuramente quello del cioccolato Gianduja e del cioccolatino Giandujotto, a base di cacao, zucchero e nocciole, dalla tipica forma che ricorda subito il cappello di Gianduja.
Tipiche del carnevale, sono le caramelle Gianduja: a base di zucchero ed essenza di frutta, vengono lavorate in recipienti di rame e regalate nel periodo carnevalesco. In passato la tradizione consisteva nello spezzare e condividere con i cari e gli amici pezzi di queste caramelle. Oggigiorno, per praticità, vengono prodotto in formati più ridotti, spesso sottoforma di lecca-lecca. Quel che non manca, ovviamente, è la raffigurazione di Gianduja sulla confezione.
Cos’è il Wapuu
Il Wapuu è nato in Giappone, come mascotte di WordCamp Tokyo. Come tutto quello che viene creato nella community WordPress è stato rilasciato con licenza GPL: da allora tantissimi WordCamp e Meetup hanno creato la propria versione.
Puoi approfondire e vedere un archivio della maggior parte delle sue incarnazioni nel suo unofficial fan club.
Gianduu e Wacometta
Un ringraziamento speciale va a Alessandro Pelissetti, per aver contribuito alla realizzazione di Gianduu per WordCamp Torino 2016, e a Gessica Peretti, che ha creato Wacometta, per non lasciare solo Gianduu a festeggiare il nostro compleanno.